giovedì 29 marzo 2012

PENSIERI DI SANTA MARGHERITA MARIA ALACOQUE SUL SACRO CUORE- Un albero meraviglioso


La seguente lettera fu scritta da Santa Margherita Maria Alacoque a Madre de Saumaise.
Si riferisce ai frutti della devozione al Sacro Cuore all'interno dell'ordine della Visitazione, ma contiene consigli generali e validi per quanti vogliano vivere e diffondere questa devozione.




UN ALBERO MERAVIGLIOSO

"Mi ha mostrato questa devozione al Suo Cuore adorabile come un albero meraviglioso, destinato da tutta l'eternità a germogliare e a metter le sue radici nel mezzo del nostro istituto, per poi estendere i suoi rami nelle case che lo compongono, affinché ogni religiosa possa coglierne i frutti quando vuole e secondo i suoi gusti.
La raccolta dei frutti, però non sarà della stessa abbondanza per tutte, ma sarà proporzionata all'impegno di ciascuna.
La stessa cosa sarà per il profitto: sarà adeguato alle buone disposizioni di coloro che si nutriranno di questi frutti di vita e di salvezza eterna; frutti destinati a rinnovarci nello spirito primitivo della nostra santa vocazione...
Questo divin Cuore però vuole che le Figlie della Visitazione li distribuiscano con abbondanza e senza tema che vengano a mancare a tutti coloro che ne vorranno mangiare.
Il Signore infatti ha intenzione di ridonare la vita  a molti, perché con questa devozione li ritrarrà dalla strada della perdizione, demolirà in molti il regno di Satana per costruirvi quello del suo amore.
Questo suo amore, infatti non permetterà che si perda nessuno di quelli, che, per rendergli liberamente i loro omaggi e il loro amore, si consacreranno a Lui e si adopereranno, quanto sarà in loro potere, perché altri facciano altrettanto".

venerdì 23 marzo 2012

PENSIERI DI SANTA MARGHERITA MARIA ALACOQUE SUL SACRO CUORE- L'eccessivo amore di noi stessi-

La lettera seguente fu indirizzata da Santa Margherita Maria elle sue novizie, a seguito di un fatto increscioso.
In qualità di Maestra delle novizie, ella aveva dismesso una postulante di nobile famiglia e ne ricevette insulti e minacce...
Alle novizie, che si schierarono tutte con la santa, ella mosse un rimprovero: occorre sfruttare al massimo queste occasioni di mortificazioni.
La festa alla quale fa riferimento in avvio di lettera, è quella dell'Esaltazione della Santa Croce.








L'ECCESSIVO AMORE DI NOI STESSI


"Non riesco ad esprimere il dolore che provo per il cattivo uso che facciamo d'una occasione tanto preziosa per dare al Signore prova del nostro amore e della nostra fedeltà.
Lui stesso ha permesso il ritrovamento di questa croce perché ci preparassimo alla sua festa; e noi, invece di abbracciarla con amore, facciamo del tutto per scuotercela di doso e disfarcene.

E la causa di tutto questo?
E' l'eccessivo amore di noi stessi, timorosi di perdere la reputazione e la stima della gente.

E questa è anche la ragione che c induce a cercare giustificazioni; a credere sempre che siamo noi gli innocenti e gli altri i colpevoli; a pensare che abbiamo sempre ragione noi e gli altri torto.
Credetemi, care sorelle, gli umili sono sempre ben lontani da questi giudizi e si reputano sempre più colpevoli di quanto non dicano le accuse.
Se noi ci rendessimo conto di ciò che perdiamo col non approfittare di queste occasioni di sofferenza, staremmo molto più attente a non perdere nemmeno un minuto di questa tribolazione.
Non ci illudiamo: se non sapremo approfittare meglio di queste occasioni di sofferenza, di umiliazione e di contrarietà, verremo a perdere le grazie del Sacro Cuore di Gesù Cristo, il quale desidera noi che amiamo e consideriamo come i migliori nostri amici e benefattori coloro che ci fanno soffrire o ce ne forniscono l'occasione.
Pentiamoci dunque d'aver dato questo grosso dispiacere al Sacro Cuore di Gesù Cristo e di aver guastato i piani che Egli aveva fatto per noi.
In nome del Sacro Cuore del Signore Gesù Cristo, bando ai tanti ripensamenti e scuse del nostro amor proprio.
Conserviamo attentamente il silenzio, specie quando veniamo mortificati; siamo caritatevoli e umili nei nostri giudizi e nelle nostre parole.
Io credo che se agirete in questa maniera, l'adorabile Cuore di Gesù sarà con voi molto più largo, che per il passato, delle sue grazie e vi amerà con molto maggiore affetto. 

lunedì 19 marzo 2012

PENSIERI DI SANTA MARGHERITA MARIA ALACOQUE SUL SACRO CUORE- Mediatore tra Dio e gli uomini-

statua del Campanile della Basilica del Sacro Cuore
-Roma-
MEDIATORE TRA DIO E GLI UOMINI


"Il Signore mi ha fatto capire che il suo Cuore è il Santo dei santi, il santo dell'amore; che vuol essere conosciuto oggi per poter farsi mediatore tra Dio e gli uomini, perché Egli può tutto per riconciliarli con Dio e nello stesso tempo stornare i castighi dovuti ai nostri peccati e ottenerci misericordia".




I LORO NOMI SCRITTI NEL SUO CUORE



"Mi sembra che il Signore mi abbia fatto vedere che molti, per il desiderio che provano di onorarlo, hanno i loro nomi scritti nel suo Cuore, e sempre per la stessa ragione non permetterà mai che ne siamo cancellati.
Non mi ha assicurato però che i suoi amici non soffriranno, perché vuole che essi facciano consistere la loro felicità nel gustare le sue amarezze.
Ecco un cenno della bontà e della volontà del nostro sovrano Maestro".

giovedì 15 marzo 2012

PENSIERI DI SANTA MARGHERITA MARIA ALACOQUE SUL SACRO CUORE -Una cappella per il Cuore di Gesù



Il testo seguente fu scritto da Santa Margherita Maria Alacoque al momento di lasciare il suo ufficio di maestra delle novizie, per dare alle consorelle il proprio addio ed una serie di consigli.
Sono "avvertimenti" ed indirizzi ben applicabili anche da ciascuno di noi, per incentivare e ravvivare la personale devozione al Sacro Cuore; in essi la santa ricorre al meraviglioso simbolismo della "cappella" da costruire al Cuore del Signore... nel nostro cuore!

Buona lettura!






Coro della Basilica del Sacro Cuore- Roma
nella nicchia che sormonta l'Altare, troneggia una splendida statua in marmo bianco, del Cuore di Nostro Signore


UNA CAPPELLA PER IL CUORE DI GESU'

Credo che voi non potete dare al Cuore di Gesù una prova d'amore più sicura e più gradita che quella di ospitarlo nell'edificio del vostro cuore, che Lui stesso si è costruito.
Prima però dovete cacciarne gli idoli, che per tanto tempo avete adorato, quali sono l'orgoglio, la vostra propria volontà e qualche attaccamento ai beni di questo mondo.
E dopo aver estromesso tutti i nemici del S. Cuore da questa "cappella" (perché è così che bisogna chiamare i vostri cuori), la dovete pulire e purificare da ogni immondezza, eliminando ogni passione e inclinazione non ancora mortificate.
Fatto questo, stenderete il "tappeto" della purezza d'intenzione, che consiste nel compiere tutto per fargli piacere.
Quindi, attraverso una profonda umiltà, caverete le fondamenta del suo "trono", che poi innalzerete per far regnare il S. Cuore...


Gli "ornamenti" di questo trono devono essere ricchi e preziosi, come lui li vuole e tali che voi potete procurarveli santamente.

Il primo deve essere tutto d'oro, simbolo del santo amore, che vi porterà tanto avanti nella sua amicizia, da indurre Lui a darsi completamente a voi, come lo sposo alla sua sposa, alla quale dichiara amorosamente: Tutto ciò che è mio è tuo e tutto ciò che è tuo è mio, perché l'amore crea l'unione.

Il secondo ornamento dovrà essere l'azzurro della dolcezza, che vi permetterà di colloquiare con Lui come con un'amante col suo amato, nella più alta effusione d'amore, manifestandosi a vicenda i loro sentimenti.

Il terzo ornamento ssarà il nero di una vera mortificazione dei sensi...

Il quarto dovrà esere il verde della speranza e della fiducia nella sua amorosa bontà, come quella dei figli verso il padre, che non vi abbandonerà mai, a meno che voi non abbandoniate ui.

Il quinto sarà il viola del profondo silenzio, che otterete eliminando ogni inutile parola e commento e che vi permetterà di adorarlo in silenzio come vostro re.

Così voi, di volta in volta, potrete scegliere uno di questi atteggiamenti secondo il vostro desiderio.

Il "pavimento" di questa cappella dovrà essere l'amore delle umiliazioni.

La "lampada" o la "fiaccola" che dovete tenere sempre accesa è l'amore per questo divin Cuore, che voi alimenterete con lo stoppino e l'olio delle buone opere.



La "campana" sarà la generosa fedeltà, che dovrà chiamare a raccolta tutte le vostre facoltà spirituali per potergli rendere un omaggio continuo.


Il "soffitto" arà dipinto con l'azzurro d'una santa serenità e pace interiore, che vi conserverà costantemente imperturbate in mezzo alle vicende della vita e sempre conformi alla volontà del Signore...

La "porta" della cappella sarà una croce, per sottolineare che tutti coloro che vi entreranno, saranno crocifissi, perché prima che nella gloria è necessario regnare sulla croce.

I "cardini" che sosterranno la porta saranno fatti di sottomissione e d'obbedienza, in modo da tenervi sempre pronte a soffrire e a fare qualsiasi cosa.

La "serratura" sarà: Voglio soffrire senza lamentarmi, perché il Cuore di Gesà non mi permette di spaventarmi di nulla.

La "chiave" sarà la salda pereveranza nell'amore e nel servizio di questo amabile Cuore.



Il "portinaio" sarà la presenza di Dio, che non permetterà di far entrare niente, che possa in qualche modo sporcare o, peggio, profanare questa santa cappella...


Le "finestre" saranno munite del cristallo della vera e schietta semplicità, attraverso la quale filtrerà la luce di una fede viva, che vi farà cercare Dio soltanto per amore di Lui stesso e a far risalire tutto alla maggior gloria del suo Sacro Cuore, senza fermarvi ai gusti e alle consolazioni spirituali, ma ringraziandolo di tutto alla stessa maniera....

Questo il modo di costruire la santa cappella che il S. Cuore desidera che fabbrichiate in voi stesse.

domenica 11 marzo 2012

PENSIERI DI SANTA MARGHERITA MARIA ALACOQUE SUL SACRO CUORE- Brucio dal desiderio di essere amato





BRUCIO DAL DESIDERIO DI ESSERE AMATO


"La scongiuro di pregare il Signore che si compiaccia di ritirare da me la vita; non riesco più a sostenere i rimproveri che mi rivolge per le mie continue ritrosie.
Per esempio, per indurmi a confidarle quanto le ho scritto è stato necessario che rinnovasse in me quella prima grazia, quando mi mostrò un Cuore sempre presente, sprizzante fiamme da tutte le parti, mentre mi diceva: Se tu sapessi quanto sono assetato dell'amore degli uomini, tu non risparmieresti nulla per accontentarmi.
Udii inoltre queste altre parole: Ho sete; brucio dal desiderio di essere amato.

Il fatto mi ha talmente sconvolto che mi ha sciolto in lacrime, perché non riuscivo ad accontentare il suo desiderio d'amore".

giovedì 8 marzo 2012

PREGHIERA DI SAN CLAUDIO LA COLOMBIERE - A GESU' VERO AMICO-



A GESU' VERO AMICO


Gesù, tu sei il solo e vero amico.
Tu prendi parte alle mie pene, te le addossi, possiedi il segreto di volgermele in bene.
Tu mi ascolti con bontà, quando ti racconto le mie afflizioni e non manchi mai di addolcirle.
Ti trovo sempre in ogni luogo.
Tu non ti allontani mai e, se io sono costretto a cambiare dimora, continuo a trovarti dove vado.
Tu non ti annoi mai di ascoltarmi; non ti stanchi mai di farmi del bene.
Io sono sicuro di essere amato, se ti amo.
Non sai che fartene dei miei beni e certo non diventi più povero nel parteciparmi i tuoi.
Per quanto miserabile io sia, nessuno spirito più nobile, più grande, anche più santo mi toglierà mai la tua amicizia; la morte, che ci strappa a tutti gli altri amici, mi riunirà a te.
Tutte le disgrazie dell'età o della fortuna non possono staccarti da me; anzi, io non godrò mai più pienamente di te, tu non sarai mai più vicino di quando tutto mi sarà contrario.
Tu sopporti i miei difetti con una pazienza ammirevole; le mie stese infedeltà, le mie ingratitudini non ti feriscono al punto che tu non sia sempre pronto a ricominciare, se io voglio.
O Gesù, concedimi di volerlo, affinché io sia tuo, adesso e sempre.

lunedì 5 marzo 2012

PREGHIERA DI SAN GIOVANNI EUDES AL CUORE DI GESU'- MISERICORDIA



MISERICORDIA

O benevolissimo e misericordiosissimo
 Cuore di Gesù, imprimi nei nostri cuori 
un'immagine perfetta 
della tua grande misericordia, 
affinché compiamo
 il comandamento che ci hai dato: 

"Siate misericordiosi 
come il Padre vostro
 è misericordioso"