mercoledì 26 settembre 2012

PENSIERI DI SUOR CONSOLATA BETRONE SUL SACRO CUORE -prima parte-


Suor Consolata Betrone, clarissa cappuccina (1903-1946)  -la cui causa di beatificazione ha preso il via a Torino l'8 febbraio 1995- ci ha lasciato nei suoi scritti, pagine splendide sulla Bontà e la Misericordia di Dio.
Nel corso della sua intensa vita spirituale, fu favorita da varie grazie mistiche, alcune delle quali strettamente legate al Cuore di Gesù.

Nella "storia della sua vocazione", scritta in obbedienza al suo Padre Spirituale (Lorenzo Sales), la cappuccina narra di una visione "intellettuale" (cioè non esterna, ma tutta interna allo spirito di chi la vive) molto incoraggiante per quanti vogliono vivere, approfondire, diffondere la devozione al Sacratissimo Cuore di Nostro Signore.

Trovate questo brano nel libro "Quando il sole accarezza le cime- Epistolario dell'anima"  edito dalla LEV, che raccoglie le lettere della direzione spirituale di Suor Consolata (avvenuta in buona parte proprio epistolarmente).

Per maggiori informazioni sulla serva di Dio, per richiedere materiale o contattare le clarisse cappuccine, è possibile consultare il sito del Monastero Sacro Cuore di Moriondo.




La serva di Dio Sr. Consolata Betrone accanto
al Cuore di Gesù
SE GLI APOSTOLI DEL TUO CUORE POTESSERO COMPRENDERE CIO' CHE RISERBI PER LORO!


"Vidi Gesù, il Cuore divino, bello, immensamente bello, radiosamente bello, e una bambina di circa 6 anni (l'anima mia).

Gesù, con tenerezza infinita, direi con passione infinita, mi strinse al Suo Cuore, con tutte le forze, e parve esaurirsi, dandosi perdutamente all'anima mia, appagando tutti i miei sconfinati desideri, rinnovandomi tutte le Sue magnifiche promesse d'amore e di anime.

Un'ora durò il nostro colloquio e sempre rimasi stretta al divin Cuore.

Egli mi teneva appassionatamente e compresi l'amore e le gioie e i gaudi infiniti riservati a coloro che amano il Cuore di Gesù.

Oh Gesù, se gli Apostoli del Tuo Cuore, potessero comprendere ciò che Tu riserbi per loro nel Tuo Cuore Divino!

Compresi che quel Cuore era grande, immenso; gustai le dolcezze indescrivibili in un torrente di luce e sentii di essere amata alla follia, ed intuii pure che ciò che io gustavo era riservato a tutti coloro che ameranno il Cuore di Gesù e che questo Cuore divino racchiuderà per l'eternità, in un amore infinito, tutti gli amanti Suoi.

Rapita in un'estasi d'amore ascoltavo il Cuore divino, che parve esaurirsi nel darmi tutto, tutto, tutto ciò che di bello, di grande e di santo potevo aspirare.

Rinvenni, col viso inondato di pianto per la troppa emozione.

Il primo pensiero che ebbi fu: Che cosa sarà mai il Paradiso!

E se a me il Cuore divino riservava tanto, a me che di Apostola non che il desiderio, che cosa riserverebbe per i veri Apostoli Suoi, che con fatiche e sudori e sofferenze cercavano di farLo regnare nel mondo"?

sabato 22 settembre 2012

PENSIERI DI SANTA MARGHERITA MARIA ALACOQUE SUL SACRO CUORE- "Lui solo può riempire il suo cuore"



In uno dei suoi "consigli", Santa Margherita M. Alacoque espone un concetto molto importante: solo il Cuore di Dio, il Cuore di Gesù può colmare quello umano.
Ma non è un meccanismo automatico: Lui chiede la nostra collaborazione al Suo desiderio infinito ed eterno di riempirci di Sé.
A noi la scelta di rispondere a questo Suo grande gesto di amore.




"Sia fedele e costante nel compiere il bene che conosce.
Lui sa benissimo ciò che deve fare per diventare una grande santa.
Spero tanto che, con l'aiuto della grazia e con la sua costanza, lo diventi sul serio.
A questo fine deve porre tutta la sua fiducia nel S. Cuore di Gesù, per far ricorso a Lui in ogni necessità e, dal momento che l'ha generata sulla croce, esporre a Lui tutti i suoi guai, come fa un bambino con il proprio babbo.
E proprio perché l'ha generata, il Signore non l'abbandonerà mai, a meno che non Lo lasci lei per prima, cosa che, ne son sicura, lei non farà mai.

Il Signore desidera anche che lei sia sempre disposta in ogni occasione a sacrificargli ciò che costa alla natura; e se nei beni della terra le farà trovare disgusto e mutabilità, sappia che è soltanto perché le vuol bene e non soffre che lei si affezioni ai beni effimeri.
Vuole invece che ponga tutto l'affetto in Lui, il solo che può riempire il suo cuore; e più svuoterà questo suo cuore dalle realtà terrene, più la renderà contenta e la riempirà di Sé".

giovedì 20 settembre 2012

PENSIERI DI SANTA MARGHERITA MARIA ALACOQUE SUL SACRO CUORE- "Grandi Promesse"


In una lettera indirizzata al suo direttore spirituale (San Claudio de la Colombière), Santa Margherita M.Alacoque descrive i benefici derivanti dalla devozione al Sacro Cuore.
Si tratta di vantaggi spirituali e non, di cui tutti possono giovarsi: religiosi e secolari.








Da una lettera di S. M. M. Alacoque al suo direttore spirituale:



"Si adoperi innanzi tutto perché l'abbraccino i religiosi
Ne ricaveranno tanto giovamento che non ci sarà bisogno di altro mezzo, per ravvivare, anche nelle comunità meno osservanti, il primo fervore e la più esatta conformità alle regole e per portare quelle, che vivono già nella più stretta osservanza, all'apice della perfezione.


Le persone che vivono nel mondo troveranno in questa devozione tutti gli aiuti necessari al loro stato, vale a dire: 


  • la pace nelle loro famiglie,
  • il sollievo nel loro lavoro,
  • le benedizioni del cielo in tutte le loro iniziative,
  • il conforto nei loro affanni e dolori.
Sempre in questo Sacro Cuore esse troveranno un luogo dove rifugiarsi in vita e principalmente nell'ora della morte.
E' veramente dolce morire dopo aver nutrito un tenero e costante amore per il Cuore di Gesù Cristo.

Il divino Maestro m'ha fatto anche conoscere che coloro che si affaticano per la salvezza delle anime, se nutriranno una tenera devozione per il suo Sacro Cuore e s'impegneranno a propagarla e stabilirla dove possono, lavoreranno con successo e impareranno l'arte di toccare i cuori più induriti.

Infine è più evidente che chiunque avrà per Gesù Cristo un amore vero e riconoscente (come è appunto quello che Gli viene tributato con la devozione al suo Sacro Cuore) potrà aspettarsi dal cielo ogni genere di aiuto".

martedì 4 settembre 2012

DON BOSCO E LA DEVOZIONE AL SACRO CUORE -dodicesima parte-


Lo scritto che segue -prosecuzione sul tema della devozione salesiana al Sacro Cuore- è breve, ma contiene una verità molto importante, e a volte dimenticata anche da noi cattolici: il Cuore di Gesù e quello di Maria vanno sempre insieme.
Non si possono dividere Cuore di Figlio e Cuore di Madre.
Lo stesso calendario liturgico ci pone sotto gli occhi questa realtà, facendo seguire alla Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, la memoria del Sacro Cuore di Maria.

Don Bosco non lo dice espressamente, ma lo fa intendere, inserendo nello stemma della Congregazione salesiana un cuore e una stella, simboli cristologico l'uno, mariano l'altro.
Prendiamo esempio da questa "pedagogia salesiana dell'immagine": facciamo in modo che anche nella nostra vita i Sacri Cuori di Gesù e di Maria siano sempre nostre guide e aiuto.




Dal libro "Don Bosco e la devozione al Sacro Cuore" di Arnaldo Pedrini:

"Si noti il rilievo fatto da parte d'un devoto apostolo del S. Cuore, il Ven. Don Andrea Beltrami: Quando in Valsalice si benedisse la cappella sulla tomba di Don Bosco, egli lesse un componimento, in cui dimostrò come avendo Don Bosco messo nello stemma della Società Salesiana un cuore aveva inteso consacrarla al S. Cuore di Gesù: e che perciò questa devozione doveva essere prediletta dai Salesiani, i quali dovevano esserne apostoli e propagatori, come già di quella di Maria Ausiliatrice, simboleggiata nello stesso stemma da una stella".