domenica 5 giugno 2016

UN CUORE RICCO DI MISERICORDIA /5

Riflessioni nell'anno giubilare


Nell'Anno Santo della Misericordia il mese di giugno, tradizionalmente dedicato al Sacro Cuore di Gesù, permette di affrontare la riflessione sul Cuore di Cristo dall'angolazione dell'amore misericordioso. 
Il blog proporrà ai suoi lettori una serie di brevi scritti e riflessioni su questo tema. 


IL CUORE DI CRISTO E L'APPELLO ALLA CONVERSIONE
(Michele G. D'Agostino, Gesù Maestro. Il Cuore di Cristo via, verità e vita, Adp, 2008, pp. 203-204)

«Il Sacro Cuore del Divino Maestro via, verità e vita, che manifesta l'immensa e ardentissima carità del Salvatore verso gli uomini, ci rivolge l'appello a una continua e profonda conversione. Ci chiede di incorporarci a Lui perché solo in Lui, nel suo mistero, troviamo il vero gaudio e la pace.
Tante volte ci immergiamo in gioie passeggere che alla fine ci lasciano più vuoti di prima. Il Signore Gesù desidera che ci realizziamo umanamente diventando sempre più cristiformi.
Rivolgiamoci pertanto con fiducia al Padre che ci ama in Cristo e non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva. Il Signore vuole la nostra piena realizzazione: "Appartenere a Gesù non significa per esempio 'averne sentito parlare', ma appartenergli in fedeltà costante; significa: rendersi magari colpevoli, ma ritrovare la fedeltà ricordando il primo amore".
Siamo pertanto invitati a risorgere in Cristo Maestro che ci istruisce, ci plasma e ci forma con il frutto dello Spirito che è "amore, gioia, pace, longanimità, bontà, benevolenza, fiducia, mitezza, padronanza di sé" (Gal 5, 22-23). San Paolo parla al singolare (frutto dello spirito), quasi a volerci comunicare che l'unico frutto è Cristo!
Cerchiamo di immergerci con tutte le nostre forze nel Cuore del Salvatore; Egli sta davanti alla porta del nostro cuore e bussa (Ap 3,20). 
Il conoscere il Cuore (verità), lo sperimentare il Cuore (via) e il vivere nel Cuore (vita) di Gesù Divino Maestro, attingendo agli immensi tesori di grazia del suo costato trafitto e aperto, ci permette di "nasconderci con Cristo in Dio" (cfr. Col 3,3).  Possiamo quindi testimoniare credibilmente e con speranza l'epifania della sublime ed eterna misericordia che si è rivelata pienamente nel mistero gratuito e trasformante della Carità amante teneram salvifica e oblativa del Redentore.
Il Sacratissimo Cuore del Maestro ci attira tutti a sé con legami di bontà e vincoli d'amore, consumandoci nel fuoco purificante e sanante della sua divina misericordia».

Nessun commento:

Posta un commento